IL RAGAZZO DI BUIA
pagina aggiornata il 1 settembre 2024 da Stefano Deiuri

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IL RAGAZZO DI BUIA - appunti di un alpinista

di Angelo Ursella a cura di Beppe e Italo Zandonella Callegher
Edizioni Vivalda - I Licheni
posizione L 138

“Si chiamava Angelo e se andava solo per i monti. Sognava le grandi avventure. Sognava la grande amicizia. Visse le grandi avventure. Ma restò solo.” Queste le parole presenti nell’introduzione del testo che descrivono perfettamente l’autore del libro, pubblicato postumo.

Nel luglio del 1969 compare sulla Rivista Mensile del Cai una lettera -appello a firma del socio Angelo Ursella, ventiduenne friulano di Buia alla ricerca di compagni di cordata. Ursella in due anni di alpinismo ha percorso, perlopiù in solitaria, alcune delle vie più impegnative delle Dolomiti. Un grande alpinista dotato di forza di volontà fuori dal comune, ma anche un ragazzo disperatamente solo, timido e schivo. Il libro è il suo diario pubblicato dopo l’ultima avventura che gli costò la vita sull’Eiger a soli ventitré anni.


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