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È conosciuta da moltissimo tempo dagli abitanti di Boriano che utilizzavano l’acqua raccolta al suo interno, è stata censita nel 1898 dalla Società Alpina delle Giulie. Si trova in territorio italiano, a pochi metri dal confine sloveno.
L’attuale imbocco non è quello scavato dalle acque che hanno formato la caverna, ma quello che si è aperto in epoca successiva sul fianco della stessa. Una volta entrati, si percorrono ambienti ricchi di formazioni calcitiche, di massi di crollo e di bacini colmi di acqua limpidissima.
Lo scavo è stato effettuato nel corso della prima guerra mondiale gli austriaci hanno proceduto a scavi di ricognizione (sulle concrezioni vi sono varie sigle e date degli anni tra il 1914 ed il 1917) in quanto pensavano di adattare la grotta a ricovero militare, come avvenne per altre caverne vicine, tra le quali la Grotta di Ternovizza.