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BARNABO DELLE MONTAGNE e IL SEGRETO DEL BOSCO VECCHIO
di Dino Buzzati
Mondadori
posizione L96
Questo volume riunisce due lunghe novelle, o romanzi brevi, della storia letteraria di Buzzati scritti prima de “Il deserto dei Tartari”.
Il primo romanzo racconta di Bàrnabo, giovane guardaboschi, che vive tra le montagne con i suoi compagni sorvegliando una polveriera. Durante un attacco all’edificio ad opera di briganti, Bàrnabo è spaventato, si nasconde e non interviene per aiutare i compagni. Non riuscendo a giustificare la propria assenza durante l’attacco, il giovane viene licenziato e si allontana dalla valle. Ma l'ex-guardaboschi ha nostalgia delle montagne, quindi ritorna alla polveriera tra i monti e accetta di rimanere come unico guardaboschi. Bàrnabo attende i briganti che effettivamente arrivano. Egli li prende di mira, ma sceglie deliberatamente di non sparare dando al racconto un finale tutto particolare.
Il Segreto del Bosco Vecchio racconta di un luogo montano incantato, sede di piccoli geni e animali parlanti, assegnato in eredità ad un anziano colonnello dell’esercito, Sebastiano Procolo, e al nipote dodicenne orfano, Benvenuto. Presto gli interessi del Procolo vengono a scontrarsi con le ragioni di spiriti e geni che abitano la foresta e che cercano di opporsi al taglio degli alberi voluto dal nuovo padrone. Il colonnello riesce poi a stabilire un patto con gli spiriti del bosco grazie all’alleanza con un’entità temuta in tutta la foresta: il Vento Matteo. Stabilita la propria supremazia sul Bosco Vecchio, Sebastiano comincerà a provare l’oscuro desiderio di uccidere il nipote Benvenuto per godere pienamente delle sostanze ricevute in eredità. Ma anche qui il finale sorprenderà il lettore.
Da entrambi i romanzi sono stati tratti due film pluripremiati. Il primo, Il segreto del bosco vecchio, girato dal grande Ermanno Olmi nel 1992, ha avuto come protagonista un insolito Paolo Villaggio. Barnabo, del 1994, è stato girato da un allievo – collaboratore di Olmi. La maggior parte delle scene dei due film sono state ambientate nelle Dolomiti di Lavaredo, all’interno della Foresta di Somadida e nel paese di Auronzo di Cadore.