I CONQUISTATORI DELL’INUTILE
pagina aggiornata il 6 aprile 2024 da Stefano Deiuri

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I CONQUISTATORI DELL’INUTILE

di Lionel Terray
VIVALDA – I licheni
posizione L 270

Il libro è l’autobiografia di uno dei più dotati alpinisti della rinascita francese del dopoguerra. Di famiglia borghese, giovane promessa dello sci, in età adulta stringe amicizia con Rebuffat; dopo la seconda Guerra Mondiale si unisce a Luis Lachenal con in quale forma una cordata leggendaria. Poi sarà la volta di scalate su Annapurna, Fiz Roy, Makalu. Negli anni Cinquanta, Terray è una stella delle alte quote e i volti degli scalatori appaiono sulle copertine dei settimanali di grande tiratura. Un clima culturale esce vivido dalle pagine di questa autobiografia "antieroica", grande classico della letteratura di montagna dal titolo provocatorio.

Conquistare l'inutile è l'apparente dichiarazione di un fallimento, ma solo grazie a quell'inutile si possono affrontare fatiche immani. Si può arrivare al limite, per toccare una cima. Per l’autore, il valore dell’alpinismo dipende dalla sua gratuità.


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